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Testo di presentazione
Dal punto di vista descrittivo-analitico, il progetto ha come obiettivo un intervento specificamente diretto al miglioramento della qualità della vita degli abitanti del quartiere Barriera Garibaldi a Livorno. Nel 2013 venne aperto in questo quartiere un centro di socializzazione polifunzionale. Una prima fase di ricerca consisterà nella descrizione del contesto ambientale e concettuale, rendendo conto delle attività e dei servizi offerti dal centro e analizzando la risposta dei residenti del quartiere nell’ottica di una valutazione ex-post. Invece, dal punto di vista processuale-propositivo il nostro principale scopo è quello di descrivere il processo di progettazione e di implementazione di questo intervento sociale portato avanti da un variegato network di attori. L’obiettivo è rendere esplicita la complessità di un processo di policy, mettendo in luce stili, ruoli e motivazioni degli attori coinvolti, e soprattutto l’aspetto relazionale di una politica sociale.
Il fulcro su cui vuole insistere questa ricerca è il quartiere. In linea generale questo può essere inteso come entità territoriale di dimensioni ridotte e non necessariamente legata a una definizione amministrativa, centrato su una qualche forma di interazione routinaria, in cui sia presente un certo grado di organizzazione sociale e che abbia un rapporto funzionale nei confronti del sistema urbano in senso lato (definizione ricavata da Borlini e Memo, 2008). Gli aspetti fondanti la qualità dell’abitare agiscono ad almeno due livelli: un primo livello è collegato all’abitazione in sé, alle sue condizioni, alla presenza o meno di titolarità da parte degli occupanti, alle condizioni alle quali essa è o meno alienabile, e alla frequenza con cui ciò avviene, infine ai costi sostenuti dagli abitanti; un secondo aspetto, e su questo aspetto in particolare che insisterà il nostro progetto, è la qualità della vita intrinseca del quartiere, legata alla struttura demografica, economica, politica, occupazionale dei suoi abitanti, ai loro main concerns, alle problematiche legate alla sicurezza e, soprattutto, all’offerta di servizi rivolti alle fasce più deboli della popolazione come bambini ed anziani.
Verranno adottate diverse strategie metodologiche d’indagine sia desk che field. La parte desk si costituirà dell’analisi di varie fonti documentali disponibili sul contesto e sul caso di studio (letteratura scientifica e rapporti di ricerca) ma anche sull’analisi dei dati relativi al funzionamento del centro stesso (per esempio il numero di persone coinvolte in una data attività). La parte field ha l’obiettivo di darci delle evidenze qualitative utili ad una prima valutazione ex-post dell’impatto della politica stessa nonché di aiutarci a definire meglio gli attori ed i temi fondamentali per la seconda parte della ricerca. In questo caso, dato l’obiettivo esplorativo, verranno utilizzate interviste non direttive. Successivamente, per descrivere il processo di progettazione e di implementazione di questo intervento sociale, andremo a ricostruire il network di attori, identificarne i ruoli e le modalità di azione. Dopo aver individuato gli attori che hanno svolto ruoli chiave, verranno scelti alcuni testimoni privilegiati che verranno intervistati al fine di costituire un corpus di dati utile ai nostri fini.
Alcune ipotesi preliminari sono già emerse durante i lavori preparatori:
– i processi di policy per riuscire nel loro intento devono essere quanto più possibili condivisi e concertati fra gli attori che devono metterli in piedi dal punto di vista istituzionale e da quelli che dovrebbero essere oggetto di un intervento, trasformandoli in soggetti;
– il centro è stata una misura che ha aumentato la qualità della vita nel quartiere, pertanto chiuderlo avrebbe conseguenze negative;
– si può pensare a una best practice che passi dalla costruzione, in quartieri problematici, di spazi condivisi e autogestiti dagli abitanti: questo rafforza i vincoli comunitari, permette la formazione di reti solidali e consente una più facile uscita dalle trappole dell’esclusione, soprattutto per quanto riguarda i giovani.